Naturalmente con l’invenzione della fotografia si cerca subito di avere delle immagini dei corpi celesti, della Luna in particolare. La prima immagine, un dagherrotipo realizzato da John William Draper già nel marzo 1840 nel suo osservatorio di New York, non è molto nitida. Ci vorranno anni e numerosi tentativi prima di avere immagini ben definite, come i dagherrotipi di John Adams Whipple realizzati all’osservatorio di Harvard dal 1851. L’uso successivo del collodio umido permette di abbreviare i tempi. Warren De La Rue dal 1858 usa questa tecnica e riprende anche l’eclissi solare del 1860.
Lewis Morris Rutherfurd nel 1865 riesce a ottenere risultati migliori inventando una lente acromatica appositamente corretta per la sensibilità alla luce della lastra fotografica che è diversa da quella umana.
Già a fine Ottocento il nostro satellite è mappato nella sua parte visibile e sono pubblicati, tramite fotoincisione, atlanti fotografici della Luna come quello dell’osservatorio di Parigi con le foto di Maurice (Moritz) Loewy.
Importantissima l’ invenzione della fotografia,fissa le immagini più importanti e la Luna è sempre stata il sogno misterioso dell’ uomo! Nel 1840 e negli anni successivi chi ha fotografato la Luna non avrebbe mai potuto immaginare che un giorno il 20 luglio 1969 l’ uomo avrebbe toccato il suolo lunare !
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Un commento
Marina
Importantissima l’ invenzione della fotografia,fissa le immagini più importanti e la Luna è sempre stata il sogno misterioso dell’ uomo! Nel 1840 e negli anni successivi chi ha fotografato la Luna non avrebbe mai potuto immaginare che un giorno il 20 luglio 1969 l’ uomo avrebbe toccato il suolo lunare !