Il fotografo svizzero Werner Bischof, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale gira per l’Europa devastata. Viaggia in Germania, Francia, Olanda e Italia e rimane colpito dalla distruzione che incontra. Convinto che al fotografo spettasse la responsabilità sociale di testimoniare il suo tempo, abbandona la fotografia di moda che fino all’ora aveva seguito per raccontare la sofferenza nel mondo. Dal 1949 inizia a essere pubblicato su LIFE e lo stesso anno entra a far parte dell’Agenzia Magnum. Nel 1951 si reca in India e in Estremo Oriente per documentare la guerra di Corea.
Il suo stile, mai sensazionalistico, ma di grande purezza formale e molto empatico con i soggetti, lo consacra tra i migliori fotografi del Novecento ed autore di alcune delle foto iconiche di quel secolo.
Nel 1954, durante un viaggio nel continente americano muore in un incidente automobilistico sulle Ande.
Certamente la fotografia e’ importantissima per documentare la realtà! Specie per i disastri delle guerre, la fame,le distruzioni! Bravo il fotografo che ha girato il mondo per far vedere la realtà delle guerre
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Un commento
Marina
Certamente la fotografia e’ importantissima per documentare la realtà! Specie per i disastri delle guerre, la fame,le distruzioni! Bravo il fotografo che ha girato il mondo per far vedere la realtà delle guerre