Nei giorni e settimane successive al 9 novembre 1989 molte persone accorrono al muro per staccarne dei souvenir: queste persone sono chiamate Mauerspechte (in tedesco picchi del muro).
Alcuni lo fanno per se stessi, molti per rivendere i pezzi e guadagnarci sopra, altri per motivi ideologici. Particolarmente ricercati i pezzi che recano segni di pittura, ricordo delle scritte e dei murales della parte occidentale. Molti di quelli ancora in vendita sono dei falsi.
Il 13 giugno 1990 parte dalla Bernauer Straße l’abbattimento ufficiale ad opera di 300 guardie di frontiera della DDR. Sarà terminato dopo il 3 ottobre (Giorno della riunificazione) da 600 soldati dell’esercito tedesco che utilizzano 13 bulldozer, 55 escavatori, 65 gru e 175 camion. Il 30 novembre dello stesso anno l’intero muro all’interno della città è abbattuto a eccezione di 6 punti mantenuti come memoriale. Nella sola Berlino sono stati rimossi 184 km di mura, 154 km di recinzione di confine, 144 km di sistemi di segnale e 87 km di fossati.
Costruire un muro e’ facile “abbastanza” ! Ma demolirlo ed eliminare i detriti..che lavoro ! Meglio non farlo proprio ! In tutti i sensi ! Poi tutte speculazioni : Vendita dei pezzi, veri o falsi !
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Un commento
Marina
Costruire un muro e’ facile “abbastanza” ! Ma demolirlo ed eliminare i detriti..che lavoro ! Meglio non farlo proprio ! In tutti i sensi ! Poi tutte speculazioni : Vendita dei pezzi, veri o falsi !