L’ultimo uomo sulla Luna

24 Gennaio 2020 /

Alle 5.40 del 14 dicembre Eugene Cernan sale a bordo del LM Challenger che lo riporterà sull’Apollo 17.

E’ stato l’ultimo uomo a lasciare la Luna. Per ora…

Dei dodici uomini che finora hanno messo piede sulla luna solo quattro sono ancora in vita. Oltre ad Aldrin, Duke e Scott, anche Harrison Schmitt autore di questa foto e unico scienziato (geologo) delle missioni Apollo.

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Apollo Apollo 17 Luna NASA USA

Di La fotografia come atto politico 1 commento

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Un commento

Marina

24 Gennaio 2020 at 21:24 Rispondi

Solo 12 uomini sono sbarcati sulla Luna! Beati loro! Deve essere stato il momento più bello della loro vita. Chissà se in futuro ci saranno ancora viaggi così emozionanti

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FSA farm labor camp, Caldwell, Idaho Giugno 1941 – Foto Lee Russell.

La vita durante la Grande Depressione non era solo sventura, oscurità, desolazione. Lee Russell, fotografo della Farm Security Administration, riprende dei bambini giocare e divertirsi su un’altalena in un campo di lavoro agricolo a Caldwell.

I campi di lavoro della FSA erano strutture residenziali fornite per il lavoro agricolo migratorio o stagionale nel periodo della Grande Depressione che colpì gli USA dopo il 1929.

Quest’immagine fa parte di quelle realizzate per la Farm Security Administration: http://www.lafotografiacomeattopolitico.it/2019/07/03/farm-security-administration/

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FSA farm labor camp, Caldwell, Idaho Giugno 1941 – Foto Lee Russell. La vita durante la Grande Depressione non era solo sventura, oscurità, desolazione. Lee Russell, fotografo della Farm Security Administration, riprende dei bambini giocare e divertirsi su un’altalena in un campo di lavoro agricolo a Caldwell. I campi di lavoro della FSA erano strutture residenziali fornite per il lavoro agricolo migratorio o stagionale nel periodo della Grande Depressione che colpì gli USA dopo il 1929. Quest’immagine fa parte di quelle realizzate per la Farm Security Administration: http://www.lafotografiacomeattopolitico.it/2019/07/03/farm-security-administration/

2 settimane ago

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1/9

Thaddeus S. Lowe sull’Intrepid – Fair Oaks, Virginia, USA 31 maggio 1862 – Foto Anonimo.

In questa immagine tratta da un negativo su lastra di vetro a collodio umido, vediamo Thaddeus Lowe, uno dei primi e più noti aeronauti dell'esercito dell'Unione, guardare il campo di battaglia a bordo del suo pallone Intrepid mentre i soldati sul terreno tengono il pallone per evitare che voli via.

L’uso dei palloni in campo militare era un’idea francese e furono usati dal Corp d'Aerostiers nel 1794. Lowe propose l’uso dei palloni all’esercito unionista nel corso della Guerra Civile. Il pallone poteva raggiungere i 1000 piedi (più di 300 m.) e sul campo di battaglia della campagna dei Sette Giorni a cui si riferisce la fotografia permetteva di vedere fino a Richmond, a più di sette miglia di distanza, identificando truppe e artiglierie nemiche e i loro spostamenti. I tentativi nemici di abbattere i palloni non andarono mai a buon fine. Negli archivi non risultano fotografie scattate dai palloni anche se era possibile realizzarle poiché era già stato fatto a Parigi e Boston.

Boston, prima foto aerea: http://www.lafotografiacomeattopolitico.it/2019/04/05/la-prima-fotografia-aerea/

#historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotograph #usa #usarmy #lincoln #oldwest #civilwar #americanwar #lewispayne #americanhistory #lowe #unionarmy #balloon #balloons

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Thaddeus S. Lowe sull’Intrepid – Fair Oaks, Virginia, USA 31 maggio 1862 – Foto Anonimo. In questa immagine tratta da un negativo su lastra di vetro a collodio umido, vediamo Thaddeus Lowe, uno dei primi e più noti aeronauti dell'esercito dell'Unione, guardare il campo di battaglia a bordo del suo pallone Intrepid mentre i soldati sul terreno tengono il pallone per evitare che voli via. L’uso dei palloni in campo militare era un’idea francese e furono usati dal Corp d'Aerostiers nel 1794. Lowe propose l’uso dei palloni all’esercito unionista nel corso della Guerra Civile. Il pallone poteva raggiungere i 1000 piedi (più di 300 m.) e sul campo di battaglia della campagna dei Sette Giorni a cui si riferisce la fotografia permetteva di vedere fino a Richmond, a più di sette miglia di distanza, identificando truppe e artiglierie nemiche e i loro spostamenti. I tentativi nemici di abbattere i palloni non andarono mai a buon fine. Negli archivi non risultano fotografie scattate dai palloni anche se era possibile realizzarle poiché era già stato fatto a Parigi e Boston. Boston, prima foto aerea: http://www.lafotografiacomeattopolitico.it/2019/04/05/la-prima-fotografia-aerea/ #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotograph #usa #usarmy #lincoln #oldwest #civilwar #americanwar #lewispayne #americanhistory #lowe #unionarmy #balloon #balloons

2 mesi ago

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2/9

Cielo di Roma, 19 luglio 1943 – Foto NARA.

Sono circa 300 gli aerei statunitensi che la mattina del 19 luglio 1943 bombardano lo scalo merci di San Lorenzo a Roma. Dopo i primi precisi colpi però la nuvola di fumo e polvere, alla quale ai piloti è stato chiesto di mirare, che si alza dal terreno si allarga considerevolmente e le successive ondate colpiscono bersagli anche a 500 metri dai binari. Vengono colpiti i quartieri San Lorenzo, Prenestino, Tiburtino e Tuscolano. Le vittime delle oltre 4.000 bombe sono circa 3.000 e i feriti 11.000 con oltre 40.000 senza tetto a causa delle case distrutte.

Mussolini è a villa Gaggia a San Fermo (BL) per incontrare Hitler e torna in giornata a Roma. Il bombardamento accelera la sua caduta che avviene il 25 luglio con l’ordine del giorno Grandi.

È il primo bombardamento di Roma della Seconda Guerra Mondiale, anche se i cieli di Roma furono violati già da un aereo francese (Farman F.222), che si limita però a sganciare dei volantini, pochi giorni dopo l’entrata in guerra dell’Italia nel giugno 1940. Ne seguiranno altri 51 fino alla Liberazione di Roma.

#historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotograph #wwii #secondworldwar #mussolini
#ww2 #worldwartwo #fascismo #italia #sanlorenzo #nazismo #sanlorenzo1943 #roma #rome #italia #italy #bombing #bombingofrome

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Cielo di Roma, 19 luglio 1943 – Foto NARA. Sono circa 300 gli aerei statunitensi che la mattina del 19 luglio 1943 bombardano lo scalo merci di San Lorenzo a Roma. Dopo i primi precisi colpi però la nuvola di fumo e polvere, alla quale ai piloti è stato chiesto di mirare, che si alza dal terreno si allarga considerevolmente e le successive ondate colpiscono bersagli anche a 500 metri dai binari. Vengono colpiti i quartieri San Lorenzo, Prenestino, Tiburtino e Tuscolano. Le vittime delle oltre 4.000 bombe sono circa 3.000 e i feriti 11.000 con oltre 40.000 senza tetto a causa delle case distrutte. Mussolini è a villa Gaggia a San Fermo (BL) per incontrare Hitler e torna in giornata a Roma. Il bombardamento accelera la sua caduta che avviene il 25 luglio con l’ordine del giorno Grandi. È il primo bombardamento di Roma della Seconda Guerra Mondiale, anche se i cieli di Roma furono violati già da un aereo francese (Farman F.222), che si limita però a sganciare dei volantini, pochi giorni dopo l’entrata in guerra dell’Italia nel giugno 1940. Ne seguiranno altri 51 fino alla Liberazione di Roma. #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotograph #wwii #secondworldwar #mussolini #ww2 #worldwartwo #fascismo #italia #sanlorenzo #nazismo #sanlorenzo1943 #roma #rome #italia #italy #bombing #bombingofrome

4 mesi ago

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3/9

Pit River Bridge, California, USA 3 maggio 1953 – Foto Virginia Schau.

Virginia Schau è la prima donna e il secondo fotografo amatoriale a vincere il premio Pulitzer per la Fotografia nel 1954.
L’occasione è casuale, mentre sta andando sul Sacramento River per una giornata di pesca si imbatte in un incidente verificatosi sul ponte che scavalca il fiume. Per un guasto allo sterzo un camion ha sfondato le protezioni e la cabina è rimasta sospesa nel vuoto e solo il peso del rimorchio rimasto sul ponte evitava per il momento la tragedia. Mentre il marito e altri automobilisti cercano di salvare i due nella cabina con una corda, Virginia si posiziona sulla collina di fronte e scatta le ultime due pose rimaste nella sua fotocamera Kodak Brownie.
Con questa fotografia Virginia Schau partecipa a un concorso del giornale locale e vince i dieci dollari in palio. L’immagine viene notata dall’Associated Press e distribuita in tutto il paese. Nel 1954 vince il Pulitzer per la Fotografia tra lo stupore della stessa Virginia.

#lafotografiacomeattopolitico #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotography #amateur #photoamateur #sacramento #AP #1950s #associatedpress #pulitzer #california #kodakbrownie

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Pit River Bridge, California, USA 3 maggio 1953 – Foto Virginia Schau. Virginia Schau è la prima donna e il secondo fotografo amatoriale a vincere il premio Pulitzer per la Fotografia nel 1954. L’occasione è casuale, mentre sta andando sul Sacramento River per una giornata di pesca si imbatte in un incidente verificatosi sul ponte che scavalca il fiume. Per un guasto allo sterzo un camion ha sfondato le protezioni e la cabina è rimasta sospesa nel vuoto e solo il peso del rimorchio rimasto sul ponte evitava per il momento la tragedia. Mentre il marito e altri automobilisti cercano di salvare i due nella cabina con una corda, Virginia si posiziona sulla collina di fronte e scatta le ultime due pose rimaste nella sua fotocamera Kodak Brownie. Con questa fotografia Virginia Schau partecipa a un concorso del giornale locale e vince i dieci dollari in palio. L’immagine viene notata dall’Associated Press e distribuita in tutto il paese. Nel 1954 vince il Pulitzer per la Fotografia tra lo stupore della stessa Virginia. #lafotografiacomeattopolitico #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotography #amateur #photoamateur #sacramento #AP #1950s #associatedpress #pulitzer #california #kodakbrownie

4 mesi ago

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4/9

Giacomo Matteotti, Roma maggio-giugno 1924 – Foto anonimo.

Il rapimento e l’omicidio di Giacomo Matteotti il 10 giugno del 1924 mostrano la vera faccia del fascismo in Italia. Dopo le denunce del senatore socialista del 30 maggio precedente sui brogli e le violenze alle elezioni del 6 aprile e in previsione di un suo discorso previsto proprio per il 10 giugno sulle tangenti prese dal governo e dal fratello di Mussolini, Arnaldo, entra nel mirino della polizia segreta fascista. Una banda di squadristi composta da 5 individui lo rapisce e vista la sua forte resistenza lo accoltella a morte e abbandona il cadavere in un bosco a 25 km da Roma. Le indagini che individuano i colpevoli vengono affossate dallo stesso Mussolini, le responsabilità di quest’ultimo pure se non state mai accertate, sono comunque chiarissime essendo tutti i colpevoli legati strettamente al Duce e l’assassinio frutto del clima politico creato dal fascismo. Il corpo viene ritrovato solo il 16 agosto successivo.

Nella fotografia Giacomo Matteotti, insieme ad alcuni membri del Partito Socialista Unitario, di cui era segretario, pochi giorni prima della sua morte.

Altre fotografie nell'articolo: http://www.lafotografiacomeattopolitico.it/2020/06/10/delitto-matteotti/

#historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotograph #fascismo #mussolini #matteotti #giacomomatteotti #socialismo #accaddeoggi #onthisday #antifascista #omicidioMatteotti #antifascismo #antifa #socialdemocrazia #socialist #Socialisti #socialdemocracy #matteotti100

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Giacomo Matteotti, Roma maggio-giugno 1924 – Foto anonimo. Il rapimento e l’omicidio di Giacomo Matteotti il 10 giugno del 1924 mostrano la vera faccia del fascismo in Italia. Dopo le denunce del senatore socialista del 30 maggio precedente sui brogli e le violenze alle elezioni del 6 aprile e in previsione di un suo discorso previsto proprio per il 10 giugno sulle tangenti prese dal governo e dal fratello di Mussolini, Arnaldo, entra nel mirino della polizia segreta fascista. Una banda di squadristi composta da 5 individui lo rapisce e vista la sua forte resistenza lo accoltella a morte e abbandona il cadavere in un bosco a 25 km da Roma. Le indagini che individuano i colpevoli vengono affossate dallo stesso Mussolini, le responsabilità di quest’ultimo pure se non state mai accertate, sono comunque chiarissime essendo tutti i colpevoli legati strettamente al Duce e l’assassinio frutto del clima politico creato dal fascismo. Il corpo viene ritrovato solo il 16 agosto successivo. Nella fotografia Giacomo Matteotti, insieme ad alcuni membri del Partito Socialista Unitario, di cui era segretario, pochi giorni prima della sua morte. Altre fotografie nell'articolo: http://www.lafotografiacomeattopolitico.it/2020/06/10/delitto-matteotti/ #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotograph #fascismo #mussolini #matteotti #giacomomatteotti #socialismo #accaddeoggi #onthisday #antifascista #omicidioMatteotti #antifascismo #antifa #socialdemocrazia #socialist #Socialisti #socialdemocracy #matteotti100

5 mesi ago

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5/9

Roma 5 giugno 1944 – Foto NARA.

Nella foto in cui il diciottenne soldato di prima classe Elmer Sittion riceve un bacio di gratitudine da una anziana signora al suo arrivo a Roma c’è tutta la gioia per la fine della terribile occupazione tedesca della città eterna durata nove mesi.

Dal pomeriggio del 4 giugno di 80 anni fa le prime avanguardie Alleate entrano da sud, dalla Casilina, dalla Prenestina e dall’Appia incontrando solo alcune retroguardie e cecchini tedeschi mentre il grosso delle truppe naziste si ritira verso Nord, non senza compiere l’ultima strage a La Storta, dove vengono fucilati 14 prigionieri prelevati dalla prigione di via Tasso.

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Roma 5 giugno 1944 – Foto NARA. Nella foto in cui il diciottenne soldato di prima classe Elmer Sittion riceve un bacio di gratitudine da una anziana signora al suo arrivo a Roma c’è tutta la gioia per la fine della terribile occupazione tedesca della città eterna durata nove mesi. Dal pomeriggio del 4 giugno di 80 anni fa le prime avanguardie Alleate entrano da sud, dalla Casilina, dalla Prenestina e dall’Appia incontrando solo alcune retroguardie e cecchini tedeschi mentre il grosso delle truppe naziste si ritira verso Nord, non senza compiere l’ultima strage a La Storta, dove vengono fucilati 14 prigionieri prelevati dalla prigione di via Tasso. #lafotografiacomeattopolitico #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotography #wwii #ww2 #secondworldwar #secondaguerramondiale #nazismo #germania #roma #rome #italy #italia #liberazioneroma #allies #usaarmy #naraarchives #4giugno1944

6 mesi ago

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6/9

Veduta dalla finestra dell'appartamento di Max Scheler - Via Lungarina 65, Roma, 1953 – Foto Herbert List.

Nel novembre 1953 il fotografo di Magnum Herbert List mentre si trova a Roma per scattare fotografie per un libro si sloga gravemente una caviglia. Ospite del collega Max Scheler nel quartiere di Trastevere si ritrova solo in casa perché il collega deve coprire la Rivolta di Trieste. Scheler gli lascia una Leica e un teleobiettivo grazie al quale List, piazzato ad una finestra che affaccia sul Lungotevere, ritrae scene di vita comune del quartiere popolare durante i giorni della sua prigionia.

Protagonisti delle sue immagini sono gli abitanti del quartiere: un ragazzino che gioca con un pneumatico, un operaio che flirta con le ragazze che passano, due uomini che litigano, delle persone che aggiustano una macchina, due fidanzati che si baciano, un ragazzino che con la sua cerbottana cerca di colpire alcune ragazze.

È la vita quotidiana, fatta di commedie e tragedie, che si svolge proprio sotto la sua finestra, quella ritratta dal fotografo tedesco con la sua innata sensibilità a cogliere il comportamento e le emozioni umane.

#lafotografiacomeattopolitico #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotograph
#italy #italia #roma #rome #trastevere #bn #blackandwhite #photojournalism #streetphotograhy #herbertlist #herbertlistphoto #magnum #leica #streetlife

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Veduta dalla finestra dell'appartamento di Max Scheler - Via Lungarina 65, Roma, 1953 – Foto Herbert List. Nel novembre 1953 il fotografo di Magnum Herbert List mentre si trova a Roma per scattare fotografie per un libro si sloga gravemente una caviglia. Ospite del collega Max Scheler nel quartiere di Trastevere si ritrova solo in casa perché il collega deve coprire la Rivolta di Trieste. Scheler gli lascia una Leica e un teleobiettivo grazie al quale List, piazzato ad una finestra che affaccia sul Lungotevere, ritrae scene di vita comune del quartiere popolare durante i giorni della sua prigionia. Protagonisti delle sue immagini sono gli abitanti del quartiere: un ragazzino che gioca con un pneumatico, un operaio che flirta con le ragazze che passano, due uomini che litigano, delle persone che aggiustano una macchina, due fidanzati che si baciano, un ragazzino che con la sua cerbottana cerca di colpire alcune ragazze. È la vita quotidiana, fatta di commedie e tragedie, che si svolge proprio sotto la sua finestra, quella ritratta dal fotografo tedesco con la sua innata sensibilità a cogliere il comportamento e le emozioni umane. #lafotografiacomeattopolitico #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotograph #italy #italia #roma #rome #trastevere #bn #blackandwhite #photojournalism #streetphotograhy #herbertlist #herbertlistphoto #magnum #leica #streetlife

6 mesi ago

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7/9

Superga, Torino 4 maggio 1949 - Foto Farabolafoto.

Sono passati 75 anni da quel 4 maggio 1949, in cui l’aereo che riporta a casa il Grande Torino, si schianta alle 17.03 sul muro posteriore della Basilica di Superga. La squadra sta tornando da Lisbona dove ha appena incontrato in amichevole il Benfica.
La causa dell’incidente è la fitta nebbia che avvolge la città e le colline circostanti. Le vittime sono 31: l’intera squadra di calcio (giocatori, dirigenti e allenatori), l’equipaggio e tre giornalisti al seguito [Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport), Renato Tosatti (Gazzetta del Popolo) e Luigi Cavallero (La Stampa)]. Il Grande Torino è in quel momento una delle squadre più forti del mondo, con cinque scudetti consecutivi vinti e una Coppa Italia e forma l’ossatura della nazionale italiana.
L’impatto emotivo della tragedia è così forte che l’anno dopo per andare in Brasile a disputare il campionato mondiale, la Nazionale, invece dell’aeroplano, sceglierà di andare in nave. Un viaggio lungo due settimane durante il quale tutti i palloni finiranno in mare.

Altre immagini su: http://www.lafotografiacomeattopolitico.it/2019/05/04/la-tragedia-di-superga/
#lafotografiacomeattopolitico #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotography #superga #torino #grandetorino #invincibili #toro #torinofc #4maggio1949 #stadiofiladelfia #stragedisuperga #calcio #football #futbol #seriea

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Superga, Torino 4 maggio 1949 - Foto Farabolafoto. Sono passati 75 anni da quel 4 maggio 1949, in cui l’aereo che riporta a casa il Grande Torino, si schianta alle 17.03 sul muro posteriore della Basilica di Superga. La squadra sta tornando da Lisbona dove ha appena incontrato in amichevole il Benfica. La causa dell’incidente è la fitta nebbia che avvolge la città e le colline circostanti. Le vittime sono 31: l’intera squadra di calcio (giocatori, dirigenti e allenatori), l’equipaggio e tre giornalisti al seguito [Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport), Renato Tosatti (Gazzetta del Popolo) e Luigi Cavallero (La Stampa)]. Il Grande Torino è in quel momento una delle squadre più forti del mondo, con cinque scudetti consecutivi vinti e una Coppa Italia e forma l’ossatura della nazionale italiana. L’impatto emotivo della tragedia è così forte che l’anno dopo per andare in Brasile a disputare il campionato mondiale, la Nazionale, invece dell’aeroplano, sceglierà di andare in nave. Un viaggio lungo due settimane durante il quale tutti i palloni finiranno in mare. Altre immagini su: http://www.lafotografiacomeattopolitico.it/2019/05/04/la-tragedia-di-superga/ #lafotografiacomeattopolitico #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotography #superga #torino #grandetorino #invincibili #toro #torinofc #4maggio1949 #stadiofiladelfia #stragedisuperga #calcio #football #futbol #seriea

7 mesi ago

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8/9

Festa del lavoro, Roma 1 maggio 1963 – Foto Franco Pinna.

Due bambini con la bandiera del Partito Comunista Italiano camminano dietro al palco per unirsi alla manifestazione.

Alle elezioni di pochi giorni prima (28-29 aprile 1963) il PCI ha guadagnato voti, mentre la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista Italiano registrano un lieve calo. Pochi mesi dopo il PSI entrerà per la prima volta nella coalizione di Governo con il primo esecutivo diretto da Aldo Moro.

#lafotografiacomeattopolitico #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotography #coldwar #guerrafredda #pci #dc #psi #primarepubblica #italia #italy #propaganda #partitocomunista #aldomoro #primomaggio #festadellavoro #festadeilavoratori #sinistra

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Festa del lavoro, Roma 1 maggio 1963 – Foto Franco Pinna. Due bambini con la bandiera del Partito Comunista Italiano camminano dietro al palco per unirsi alla manifestazione. Alle elezioni di pochi giorni prima (28-29 aprile 1963) il PCI ha guadagnato voti, mentre la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista Italiano registrano un lieve calo. Pochi mesi dopo il PSI entrerà per la prima volta nella coalizione di Governo con il primo esecutivo diretto da Aldo Moro. #lafotografiacomeattopolitico #historicphotography #earlyphotography #antiquephoto #oldpic #oldphoto #politics #politica #photography #fotografia #history #storia #archives #oldphotography #oldphotography #coldwar #guerrafredda #pci #dc #psi #primarepubblica #italia #italy #propaganda #partitocomunista #aldomoro #primomaggio #festadellavoro #festadeilavoratori #sinistra

7 mesi ago

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Marina

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