Oltre ai fotografi professionisti quel giorno (6 maggio 1937) a Lakehurst c’erano anche alcuni amatori che volevano riprendere quello che all’epoca era un grande evento: l’atterraggio di uno Zeppelin proveniente dall’Europa.
Uno di questi era un broker, di nome Arthur Cofod, specializzato nel velocizzare il transito dei pacchi attraverso la dogana degli Stati Uniti. Stava aspettando un pacco di fotografie per la rivista LIFE in arrivo con l’Hindenburg. Si era portato una fotocamera Leica per scattare qualche foto e si ritrovò nel bel mezzo del disastro. Le foto vengono pubblicate da LIFE e si vede che dopo il primo scatto in cui si vede il dirigibile avvicinarsi, la seconda immagine è sfocata, probabilmente a causa dello spavento, ma poi Cofod mantiene la calma e documenta l’intera sequenza.
Il numero di fotografie è maggiore di quelle dei professionisti presenti (Sam Shere – Murray Becker) che usavano macchine affidabili ma con negativi a lastra che permettevano due scatti prima di un procedimento elaborato per il cambio pellicola. La sua Leica aveva invece un rullino e un sistema di avanzamento rapido che gli permise di scattare una foto ogni 4 secondi.
Bellissima la sequenza di foto del disastro, documentano la realtà dell’incendio, come effettivamente si è svolto, come se noi fossimo presenti. Foto fatte da amatore! Le macchine fotografiche non sono tutte uguali, il rullino è molto più efficace. Molto interessante! “
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Un commento
Marina
Bellissima la sequenza di foto del disastro, documentano la realtà dell’incendio, come effettivamente si è svolto, come se noi fossimo presenti. Foto fatte da amatore! Le macchine fotografiche non sono tutte uguali, il rullino è molto più efficace. Molto interessante! “