Il rapimento e l’omicidio di Giacomo Matteotti il 10 giugno del 1924 mostrano la vera faccia del fascismo in Italia. Dopo le denunce del senatore socialista del 24 maggio precedente sui brogli e le violenze alle elezioni del 6 aprile e in previsione di un suo discorso previsto proprio per il 10 giugno sulle tangenti prese dal governo e dal fratello di Mussolini, Arnaldo, entra nel mirino della polizia segreta fascista. Una banda di squadristi composta da 5 individui lo rapisce e vista la sua forte resistenza lo accoltella a morte e abbandona il cadavere in un bosco a 25 km da Roma. Le indagini che individuano i colpevoli vengono affossate dallo stesso Mussolini, le responsabilità di quest’ultimo pure se non state mai accertate, sono comunque chiarissime essendo tutti i colpevoli legati strettamente al Duce e l’assassinio frutto del clima politico creato dal fascismo. Il corpo viene ritrovato solo il 16 agosto successivo.
Nella fotografia Giacomo Matteotti, insieme ad alcuni membri del Partito Socialista Unitario, di cui era segretario, pochi giorni prima della sua morte.
Che orrore! Rapimento ed uccisione per idee politiche! Purtroppo accade ancora oggi!!! Perseguitati per pensieri, diversità ecc. ecc. Come diceva il Presidente Pertini “La peggior Democrazia è sempre meglio della Migliore Dittatura”!
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Un commento
Marina
Che orrore! Rapimento ed uccisione per idee politiche! Purtroppo accade ancora oggi!!! Perseguitati per pensieri, diversità ecc. ecc. Come diceva il Presidente Pertini “La peggior Democrazia è sempre meglio della Migliore Dittatura”!