Per la Maratona, Roma prepara un percorso spettacolare che attraversa la città e lambisce i monumenti dell’antichità. Per la prima volta nelle edizioni moderne delle Olimpiadi la gare non parte o arriva nello stadio principale. La partenza avviene il 10 settembre alla base della scalinata del Campidoglio e il percorso passa per Piazza Venezia, via dei Fori Imperiali, passa vicino al Colosseo, di fronte all’obelisco di Axum poi accanto alle Terme di Caracalla per poi seguire la via Cristoforo Colombo passando per l’EUR fino al Grande Raccordo Anulare. Da qui seguendo un tratto del GRA, gli atleti arrivano sull’Appia Antica quando è scesa la notte e sul percorso illuminato con le fiaccole dai militari seguono l’antica via fino a Porta San Sebastiano per raggiungere poi via dei Trionfi (oggi via di San Gregorio) e il traguardo finale a pochi metri dall’Arco di Costantino.
Vince un etiope scalzo sconosciuto che entra nell’immaginario collettivo per la sua grande impresa. Abebe Bikila anche se propriamente il nome è Bikila e Abele è il cognome. È un agente di polizia e fa parte della guardia personale dell’imperatore Hailé Selassié. Diventa un idolo per l’Africa nel periodo in cui questo continente lotta per uscire dal colonialismo. Vincerà la maratona anche a Tokyo 1964, stavolta con le scarpe.
Abebe Bikila una leggenda! Scalzo! Ma lo spettacolo offerto dalla Roma Antica è ineguagliabile! Unico al mondo. Ci sanno fare gli Italiani, se vogliono!!!
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Un commento
Marina
Abebe Bikila una leggenda! Scalzo! Ma lo spettacolo offerto dalla Roma Antica è ineguagliabile! Unico al mondo. Ci sanno fare gli Italiani, se vogliono!!!