L’eredità delle olimpiadi del 1960 per la città di Roma è duratura. Non solo gli impianti sono spesso ancora in uso seppur adeguati alle nuove necessità. Ma anche molte delle strade progettate all’epoca, come la via Olimpica, sono ancora assi portanti della mobilità romana pur con i loro errori come il taglio della Villa Pamphili. Anche alcuni quartieri oggi al centro della vita cittadina presero vita per quell’occasione. L’EUR rimasto un cantiere a causa della guerra trovò una conclusione. Ma anche il Flaminio e l’Acqua Acetosa dove sorsero impianti sportivi all’avanguardia. In totale sono sistemate 200 km di strade e si provvede all’arredo urbano della città. L’accoglienza agli atleti e turisti è ottima e l’Italia che esce da una guerra disastrosa da pochi anni appare una nazione in strabiliante crescita. Si parla di ‘miracolo italiano’, sono gli anni del boom economico e demografico. La città è in festa e le bandiere degli 87 paesi partecipanti ai giochi sventolano sulle strade dal centro al periferia.
Che spettacolo Roma con le bandiere delle 87 nazioni partecipanti alle Olimpiadi! Importanti i lavori eseguiti per adeguare la città all’evento, utilissimi anche oggi. Riscatto dalla guerra terribile. Da qui nasce il miracolo economico. Peccato Roma abbia rinunciato alle prossime Olimpiadi per ragioni economiche e organizzative
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Un commento
Marina
Che spettacolo Roma con le bandiere delle 87 nazioni partecipanti alle Olimpiadi! Importanti i lavori eseguiti per adeguare la città all’evento, utilissimi anche oggi. Riscatto dalla guerra terribile. Da qui nasce il miracolo economico. Peccato Roma abbia rinunciato alle prossime Olimpiadi per ragioni economiche e organizzative