Nel cimitero militare di Cassino dove sono sepolti i militari del Commonwealth britannico si trova anche la tomba di un soldato dell’Armata Rossa. Ma cosa ci fa così lontano da casa un soldato sovietico? Ci sono notizie di soldati catturati dagli italiani durante la campagna di Russia che vennero internati in Italia e liberatisi hanno combattuto con i partigiani contro i tedeschi, ma questo caso è diverso, il soldato è caduto al fronte durante le battaglie per la liberazione dell’Italia.
Nel dicembre 1943 alcuni ufficiali dell’Armata Rossa visitano il fronte della Quinta Armata in quel momento attestato al Monte Camino nell’attuale provincia di Caserta. Il Maggiore generale Aleksandr Fyodorovich Vasilev e altri ufficiali e soldati di scorta si arrampicano sulla pista che porta al Monte Camino sotto il fuoco tedesco. Una fotografia scattata dal fotografo militare inglese, il tenente Gade, li ritrae mentre passano vicino ad un soldato ferito che viene portato nelle retrovie. Durante questa visita, Lukianenko Pantellei, uno dei soldati di scorta del generale è ucciso da una mina i primi giorni di dicembre del 1943. Dal 1944 riposa nel Cimitero Militare del Commonwealth a Cassino insieme a più di 4.000 militari provenienti dagli attuali Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, India, Nepal e Pakistan.
Molto interessanti queste notizie, sconosciute, di cui si è mai sentito parlare. Bella, semplice la tomba del soldato russo. Inutilità della guerra, quanti milioni di morti, quanta sofferenza.
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Un commento
Marina
Molto interessanti queste notizie, sconosciute, di cui si è mai sentito parlare. Bella, semplice la tomba del soldato russo. Inutilità della guerra, quanti milioni di morti, quanta sofferenza.