Il cecchino sovietico dell’Armata Rossa Lyudmila Pavlyuchenko difende Sebastopoli dai nazisti.
La Pavlyuchenko, nata in Ucraina, si arruola volontaria quando la Germania invade l’Unione Sovietica ed è assegnata alla 25° divisione fucilieri dell’Armata Rossa. Le sue uccisioni totali confermate durante la seconda guerra mondiale sono 309, inclusi 36 cecchini nemici. Quando, già promossa tenente, è ferita da un colpo di mortaio, la propaganda sovietica realizza che è ormai un eroina e può essere più utile come testimone dello sforzo bellico. Viene inviata in Gran Bretagna, Canada e Usa per tenere una serie di conferenze sulle proprie esperienze di guerra ed è la prima cittadina sovietica ad essere ricevuta da un presidente americano.
Durante la visita alla Casa Bianca, sembra che Eleonor Roosevelt saputo che era un cecchino le chiese quanti uomini avesse ucciso. La sua risposta fu: ‘nessun uomo…fascisti…309’
Donna coraggiosa, combattente per la libertà del suo popolo contro i nazisti. Bella risposta! Tutte le guerre sono ingiuste, bisogna smetterle, portano solo morte e distruzione.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkPrivacy policy
Un commento
Marina
Donna coraggiosa, combattente per la libertà del suo popolo contro i nazisti. Bella risposta! Tutte le guerre sono ingiuste, bisogna smetterle, portano solo morte e distruzione.