Ponte di ferro

Il Ponte dell’Industria, meglio conosciuto a Roma come Ponte di ferro come lo conosciamo oggi è il risultato dei lavori effettuati, nel 1911 e successivamente, sull’allora Ponte S.Paolo quando il traffico ferroviario verso la stazione Termini è deviato sul nuovo ponte ferroviario costruito a pochi metri per collegare la nuova stazione Trastevere al tracciato. Il ponte rinominato dell’Industria è così adibito al traffico veicolare e pedonale attraverso una sede stradale e dei marciapiedi e sono messe in posa due campate in acciaio così come le vediamo oggi.

Nella serie di fotografie storiche possiamo vedere la vecchia struttura del ponte che aveva la parte centrale sollevabile per permettere ai piroscafi di raggiungere il porto di Ripa Grande. All’inaugurazione partecipa Pio IX e Monsignor de Merode, Ministro delle Armi e fautore delle linee ferroviarie nello Stato Pontificio.

È il primo ponte costruito a Roma dopo Ponte Sisto (1479) nello stesso anno del Ponte di Fiorentini (abbattuto poi nel 1941).  All’epoca il ponte più a sud di Roma, consentiva il passaggio di due treni alla volta e ha permesso lo sviluppo industriale dell’aria Ostiense-Marconi a inizio 19° secolo.

Il 7 aprile 1944 il ponte fu luogo della barbarie nazifascista. Dieci donne romane sorprese con pane e farina preso da un forno che riforniva le truppe d’occupazione tedesche sono giustiziate dalle SS e dalla milizia fascista dopo esser state allineate sulle transenne del ponte sul lato di via del Porto Fluviale.