Alle 17.30 del 22 aprile 1915 i tedeschi rilasciarono a Gravenstafel, nei pressi di Ypres in Belgio, da 5.730 bombole, 168 tonnellate di un gas di cloro su un fronte di circa sei chilometri, causando circa 5.000 morti nello schieramento alleato nel giro di dieci minuti. Il gas colpisce i polmoni e gli occhi causando problemi respiratori e cecità. Essendo più denso dell’aria, il gas tende a raccogliersi sul fondo delle trincee, forzando gli occupanti ad abbandonarle. È il primo attacco chimico durante una guerra moderna.
Due anni dopo (12 luglio 1917) sempre ad Ypres i tedeschi usarono per la prima volta il gas mostarda, che dal nome della città dove venne usato è chiamato anche iprite. In realtà si tratta di un liquido, meno soggetto quindi ai venti, che risulta mortale sotto forma di goccioline oppure accumulandosi nelle pozzanghere del terreno. L’effetto si produce per contatto o inalazione dei vapori che hanno un leggero odore di mostarda, ma l’effetto sulla cute è paragonabile a quello di gravi ustioni.
Durante la Prima Guerra Mondiale si stimano più di 80.000 morti a causa dei gas.
Nella foto del Capitano Frank Hurley, soldati del 45° Battaglione della Quarta Divisione della Fanteria Australiana indossano maschere anti-gas in una trincea vicino Zonnebeke, nel settore di Ypres.
Ma che barbarie! Guerra chimica con migliaia di morti! Che vergogna. I tedeschi nella prima e nella seconda guerra mondiale son stati cattivi e terribili! Speriamo non facciano più guerra : ora sono “verdi” al governo!
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Un commento
Marina
Ma che barbarie! Guerra chimica con migliaia di morti! Che vergogna. I tedeschi nella prima e nella seconda guerra mondiale son stati cattivi e terribili! Speriamo non facciano più guerra : ora sono “verdi” al governo!