Milite Ignoto
La salma del Milite Ignoto arriva davanti l’Altare della Patria, ad aspettarla il Re Vittorio Emanuele III.
Il viaggio iniziato ad Aquileia il 29 ottobre era terminato a Roma il 2 novembre quando la bara è trasportata nella Basilica di S. Maria degli Angeli per l’omaggio del popolo al caduto. Il 4 novembre, anniversario della vittoria, è condotta a Piazza Venezia e sistemata nella tomba predisposta sotto la dea Roma sull’Altare della Patria.
La creazione di un monumento al Milite Ignoto si è diffusa dopo la Prima Guerra Mondiale, un conflitto in cui il numero di corpi non identificati è enorme. Fino ad allora i monumenti erano riservati ai soli condottieri. La prima tomba di milite ignoto dopo la prima guerra mondiale sono create in Francia, sotto l’arco di trionfo a Parigi e in Inghilterra all’abbazia di Westminster per le commemorazioni dell’11 novembre 1920. Nel 1921 seguono gli Stati Uniti e il Portogallo.
Anche in Italia l’idea viene accolta e pur se ammantata di retorica nazionalista e militarista rappresenta anche l’elaborazione di un lutto nazionale e la partecipazione popolare è molta alta, sia al passaggio del treno che trasportava il milite a Roma, sia alle cerimonie svoltesi nella Capitale e in altre città. È il primo evento mediatico dell’Italia finalmente unita anche a Trento e Trieste che si stringe in quel simbolo dell’unità nazionale.
L’anno successivo con l’avvento di Mussolini, il partito fascista se ne appropria e ne fa uno dei simboli principali della propaganda di regime.
Un commento
Marina
Cento anni sono trascorsi! Belle le foto con la bara del Milite Ignoto trasportata su un affusto di cannone trainato da cavalli fino all’ Altare della Patria! Giusto ricordare sempre i caduti in guerra ed onorari.