Saturno

Questa fotografia di Saturno è stata scattata dal Voyager 1 l’ultimo giorno in cui è stato possibile catturarlo all’interno di una singola inquadratura della fotocamera mentre la navicella spaziale si avvicinava al pianeta per il suo approccio più vicino il 12 novembre 1980.

Dione, uno dei satelliti più interni di Saturno, appare come tre macchie di colore appena sotto il polo sud del pianeta. Negli anelli è evidente un’abbondanza di dettagli inediti all’epoca. Il dettaglio delle ombre dell’anello proiettate sul pianeta è di particolare interesse. L’ampia banda scura vicino all’equatore è l’ombra dell’anello B. La linea più sottile e luminosa appena a sud è l’ombra dell’anello A meno denso.

La missione di Voyager 1 (partita nel 1977) è la prima che abbia scattato fotografie ravvicinate ai pianeti più lontani del sistema solare. Dopo essere uscita da esso, primo oggetto costruito dall’uomo a farlo, la traiettoria di volo nello spazio interstellare è in direzione della costellazione dell’Ofiuco.

La strumentazione fotografica della sonda è composta da due telecamere di tipo televisivo, ciascuna con 8 filtri in una ruota portafiltri comandabile montata davanti. Una ha un obiettivo grandangolare da 200 mm a bassa risoluzione con un’apertura di f/3, mentre l’altro utilizza un obiettivo tele f/8,5 a specchi catadiottrici da 1500 mm a risoluzione più elevata. Le foto scattate in bianco e nero attraverso filtri colorati sono state poi stampate a colori in laboratorio abbinando le foto ai filtri e producendo il composito che è un’approssimazione molto realistica dell’originale.