Durante una guerra la distruzione delle vie di comunicazione è una delle prime cose che si fanno per intralciare il nemico, sia per impedire i rifornimenti alle truppe, sia per proteggere la ritirata.
La costruzione di ponti provvisori è la soluzione a questo problema. Nell’immagine il ponte Bailey costruito dai Royal Engineers per permettere all’ottava armata britannica di attraversare il Po. Questo tipo di ponte prende il nome dal suo ideatore, l’ingegnere britannico Donald Bailey.
Questi ponti sono costruiti con materiali prefabbricati, venivano assemblati velocemente e permettevano il passaggio di carri armati e camion trasporto truppe e materiali. Viene usato per la prima volta dall’esercito inglese a Tobruk nel 1942.
Sono ancora usati in caso di improvvise interruzioni delle normali vie di attraversamento dovute ad alluvioni, lavori o restauri, catastrofi naturali. A Roma ne viene costruito uno sul Tevere negli anni sessanta per ovviare alla chiusura di Ponte Flaminio dovuta al dissesto di alcuni piloni.
Nella seconda foto sulla sinistra si appronta un faro per illuminare e facilitare l’attraversamento notturno.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkPrivacy policy
Un commento
Marina
Belli e utili i ponti Bailey, facili e robusti, si assemblano in poco tempo. Bella la foto con la foce del Po
Bravi gli inglesi