Lotta per la casa
Nel 1974 a documentare la lotta per l’assegnazione dell’edilizia popolare dei senzatetto romani a Casalbruciato c’è Tano D’Amico. Tra le sue immagini una delle più evocative è questa che somiglia a un presepe moderno.
Quelle lotte furono soprattutto combattute da donne, madri figlie e nonne che si diedero il cambio per giorni e giorni. In questo e altri quartieri della capitale le tensioni con le forze dell’ordine arrivarono spesso allo scontro fisico.
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3 commenti
Man
Non di c…ose che stanno né in cielo ed nè in terra: donne! No famiglie ed uomini. Uomini soprattutto a fronteggiare le sbirraglie prezzolate. Ho un archivio bianconero intero su questo e altro sul “sessantotto” e dintorni. Sia serio la prossima volta
Manunzio
La fotografia come atto politico
Lo afferma Tano D’Amico nei suoi libri, non è una mia invenzione. Certamente negli scontri fisici come quelli di S.Basilio fu predominante la componente maschile. Qui si parlava più della lotta quotidiana, della presenza fisica. Spesso gli uomini durante il giorno erano a lavorare e anche le donne facevano a turno poichè anch’esse spesso impegnate in lavori.
Grazie per il suo intervento, sono temi che ormai sembrano lontani ma non lo sono e una testimonianza diretta è sempre molto utile.
Marina
Certo che sono le donne che manifestano per avere una casa! Le madri, le nonne… Per i diritti! Ieri come oggi : in Afghanistan lottano per la libertà, tolta loro da un regime di Uomini!!!!