Otto tra criminali comuni e controrivoluzionari vengono mostrati al popolo prima di essere fucilati. Al collo portano cartelli che raccontano le proprie colpe. Siamo durante la Rivoluzione Culturale, il periodo storico cinese durante il quale Mao prova a riprendere la guida della nazione messa in discussione dai riformatori. Mobilitando i giovani, attraverso la milizia delle Guardie Rosse, riesce ad arginare i dirigenti nazionali e locali che lo criticano e a ripristinare l’applicazione ortodossa del pensiero marxista-leninista che egli riteneva coincidesse con il suo pensiero. La stima del numero dei morti varia da centinaia di migliaia ad alcuni milioni.
Li Zhensheng, fotografo delle Guardie Rosse, ha ripreso molte scene di questo periodo. Sui giornali dell’epoca potevano essere pubblicate solo scene positive. Le altre, nascoste per anni sotto al pavimento della sua casa sono state rivelate solo nel 1988 e pubblicate nel 2003 in tutto il mondo tranne che in Cina.
Li e sua moglie hanno trascorso due anni in un campo di lavoro agricolo di rieducazione ai lavori forzati.
Foto terribile, racconto terribile! Quanti orrori compiuti per un ideale!
Purtroppo anche oggi continuano guerre, soprusi, sofferenze per il popolo e tanti morti. Non si potrebbe vivere i pace?
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkPrivacy policy
Un commento
Marina
Foto terribile, racconto terribile! Quanti orrori compiuti per un ideale!
Purtroppo anche oggi continuano guerre, soprusi, sofferenze per il popolo e tanti morti. Non si potrebbe vivere i pace?