Oggi sono sessanta anni da quel 9 ottobre del 1963 in cui 1910 persone tra cui 487 bambini muoiono a causa del disastro della diga del Vajont.
La caduta di una massa di terra dal monte Toc nel lago artificiale della diga del Vajont provoca il superamento del bordo della diga di una massa d’acqua che travolge Longarone e altri paesi del fondovalle del Piave. Per capire le dimensioni del disastro, avvenuto alle 22.39 del 9 ottobre 1963, basta sapere che la massa di terra staccatasi dal monte è il doppio del volume dell’acqua contenuta nell’invaso e l’onda creatasi supera il bordo della diga di 250 metri piombando velocissima sui paesi sottostanti.
Su 370 abitazioni sono distrutte ben 361 più la parrocchiale di cui si salvano solo le campane e la chiesa di San Matteo di cui rimane il campanile e l’abside. Migliaia gli sfollati dai paesi sopra e sotto la diga.
Una tragedia i cui colpevoli non hanno pagato il dovuto davanti alla giustizia.
I corpi recuperati delle vittime, solo 1500, riposano nel Cimitero Monumentale di Fortogna (BL), ma sui cippi bianchi sono presenti tutti i 1910 nomi a prescindere dall’effettivo ritrovamento.
Immane tragedia che ho vissuto personalmente : 3 compagni di liceo morti!!! Romana Plattner e Lidia Serafini, belle e brave, e Carlo Faganello, tutti di anni 17. Errore umano in nome del profitto!!
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Un commento
Marina
Immane tragedia che ho vissuto personalmente : 3 compagni di liceo morti!!! Romana Plattner e Lidia Serafini, belle e brave, e Carlo Faganello, tutti di anni 17. Errore umano in nome del profitto!!