Atto di resa
Lo scoppio delle due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki e l’entrata in guerra dell’Unione Sovietica nel fronte del Pacifico con la conquista in pochi giorni della Manciuria, del nord della Corea e delle isole Curili costrinsero il Giappone ad accettare l’ultimatum di Potsdam del 26 luglio. All’interno delle Forze armate giapponesi ci sono molte resistenze ad accettare la resa e solo grazie alla volontà dell’imperatore Hirohito si giunge alla comunicazione via radio il 15 agosto.
Nei giorni successivi le truppe americane sbarcano sulla terraferma e occupano i porti. Il 2 settembre 1945 a bordo della corazzata USS Missouri alla presenza dei delegati di Giappone, Stati Uniti d’America, Cina, Regno Unito, Unione Sovietica, Australia, Canada, Francia, Paesi Bassi e Nuova Zelanda viene firmato l’Atto di resa.
Nella fotografia, il ministro degli esteri giapponese Mamoru Shigemitsu mette la prima firma sulla resa a nome dell’Imperatore, seguirà il generale Yoshijirō Umezu per le Forze armate giapponesi e il generale Douglas MacArthur, comandante nel Pacifico sudoccidentale e Comandante Supremo delle Potenze Alleate.
Il Trattato di pace venne poi firmato a San Francisco nel 1951 dalle stesse nazioni eccetto l’Unione Sovietica. Tra i due stati non esiste un vero trattato di pace ma solo una dichiarazione di fine guerra firmata nel 1956.
Il fotografo Carl Mydans di LIFE Magazine, era stato prigioniero dei giapponesi per due anni durante l’invasione delle Filippine, poi liberato in uno scambio di prigionieri aveva continuato sul fronte italiano testimoniando la liberazione di Roma e della Francia ed era poi tornato nel Pacifico per seguire il generale Mac Arthur.
Un commento
Marina
Finalmentefinita la guerra!!! Coraggioso il fotografo: dopo 2 anni di prigionia riprende attività in zone d guerra! Appassionato della sua Arte!