Sono circa 300 gli aerei statunitensi che la mattina del 19 luglio 1943 bombardano lo scalo merci di San Lorenzo a Roma. Dopo i primi precisi colpi però la nuvola di fumo e polvere, alla quale ai piloti è stato chiesto di mirare, che si alza dal terreno si allarga considerevolmente e le successive ondate colpiscono bersagli anche a 500 metri dai binari. Vengono colpiti i quartieri San Lorenzo, Prenestino, Tiburtino e Tuscolano. Le vittime delle oltre 4.000 bombe sono circa 3.000 e i feriti 11.000 con oltre 40.000 senza tetto a causa delle case distrutte.
Mussolini è a villa Gaggia a San Fermo (BL) per incontrare Hitler e torna in giornata a Roma. Il bombardamento accelera la sua caduta che avviene il 25 luglio con l’ordine del giorno Grandi.
È il primo bombardamento di Roma della Seconda Guerra Mondiale, anche se i cieli di Roma furono violati già da un aereo francese (Farman F.222), che si limita però a sganciare dei volantini, pochi giorni dopo l’entrata in guerra dell’Italia nel giugno 1940. Ne seguiranno altri 51 fino alla Liberazione di Roma.
Foto spaventose ! La guerra è una bestialità, colpisce innocenti, provoca danni immensi: la basilica di San Lorenzo scoperchiata fa piangere! Eppure sempre chi comanda ordina distruzioni !!!
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Un commento
Marina
Foto spaventose ! La guerra è una bestialità, colpisce innocenti, provoca danni immensi: la basilica di San Lorenzo scoperchiata fa piangere! Eppure sempre chi comanda ordina distruzioni !!!