Monna Lisa
Nel 1962, la Gioconda lascia il suolo francese per la seconda volta. La prima era stata nel 1911 quando Vincenzo Peruggia l’aveva rubata dalle sale del Louvre e portata clandestinamente in Italia. Questa volta viaggia verso gli Stati Uniti, grazie alla First Lady Jacqueline Kennedy che convince il ministro della cultura francese André Malraux a prestare il quadro di Leonardo Da Vinci. I malumori e le proteste in Francia sono notevoli come le paure che si possa danneggiare durante il viaggio via mare sulla SS France. Allo scopo venne costruita una casa climatizzata e gallegiante, custodita da guardie armate, e assicurata l’opera per 100 milioni di dollari (oltre 800 di oggi). Il dipinto arriva a New York il 19 dicembre 1962 ed esposto alla National Gallery di Washington dall’8 gennaio 1963 dove è visto da 518.525 persone. L’inaugurazione che coincide con l’apertura del Congresso partecipano tutti i membri del Senato e del Congresso e i nove giudici della Corte Suprema e viene preceduta da un discorso del Presidente J.F. Kennedy. Quasi un mese dopo Monna Lisa è esposta al Metropolitan Museum di New York dove oltre un milione di visitatori sfidano il freddo e le lunghe code per vederla. Questa esibizione che vede l’arte come continuazione della politica, considerata la prima del fenomeno moderno della mostra museale di successo, avvicina il grande pubblico a quello che fino allora era il dominio di colti intenditori.
Nella fotografia il presidente Kennedy e sua moglie Jackie, il ministro della cultura francese André Malraux con la moglie Marie-Madelaine e il vice-presidente Lyndon Johnson.
2 commenti
Marina
Il quadro più famoso del mondo! Lo ho visto al Louvre tanti anni fa : è di piccole dimensioni ma di grande fascino. Brava e colta Jakie Kennedy che ha portato negli Usa il quadro. Belle le foto dell’entusiasmo americano per Monna Lisa. Chi sarà stata la modella? Non si sa: ciò aumenta il suo fascino enigmatico e misterioso!
Roberto
quando la Gioconda venne sbarcata sulla banchia del porto di New Uork venne espostaper una foto di rito, dove il famoso dipinto accompagnato dal suo ritratto fotografico, che ne testimoniava l’autenticità. Grazioli Roberto