Alle 18 del 10 giugno di ottanta anni fa dal balcone di Palazzo Venezia, Benito Mussolini annuncia di aver consegnato le dichiarazioni di guerra agli ambasciatori di Francia e Gran Bretagna. Segue così le orme della Germania di Adolf Hitler pur sapendo che il regio esercito non è ancora pronto. Ma la scelta viene fatta per la paura che la Germania termini la guerra presto e non poter poi partecipare alle trattative di pace e far valere le rivendicazioni territoriali.
Al termine della guerra l’Italia conterà più di 450.000 caduti tra militari e civili e circa 1.350.000 prigionieri nei campi di prigionia di tutto il mondo.
Che brutto anniversario! Credevano in una guerra lampo e invece durò 5 anni, di morte sofferenza persecuzione per tanti popoli. Non preparati, male equipaggiati, abbandonati allo sbando. Le popolazioni civili europee hanno sofferto moltissimo, i soldati i prigionieri… Cose inaudite si sono apprese solo alla fine del conflitto.
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Un commento
Marina
Che brutto anniversario! Credevano in una guerra lampo e invece durò 5 anni, di morte sofferenza persecuzione per tanti popoli. Non preparati, male equipaggiati, abbandonati allo sbando. Le popolazioni civili europee hanno sofferto moltissimo, i soldati i prigionieri… Cose inaudite si sono apprese solo alla fine del conflitto.