Dopo la sconfitta di Napoleone III a Sedan viene proclamata in Francia la Terza Repubblica e il pittore Gustave Coubert (la sua opera più famosa è ‘L’origine del mondo’) viene chiamato a presiedere la Commissione delle Arti. Grazie al suo lavoro si salvano molte opere d’arte contenute nei musei parigini che fa nascondere alla furia dei soldati prussiani.
Nel settembre 1870 propone al governo repubblicano di abbattere la colonna di Place Vendome, simbolo del potere napoleonico e reale, costruita con la fusione dei cannoni presi agli austriaci ad Austerlitz. Quando nel marzo 1871 nasce la Comune di Parigi viene ripresa l’idea e il 16 maggio la colonna viene abbattuta. Nella fotografia di Franck la vediamo a terra con le barricate della Comune nelle vie.
Con il ritorno del potere dello Stato, Courbet è arrestato il 7 giugno 1871. Il pittore è condannato a sei mesi di carcere e a una multa di cinquecento franchi, cui si aggiungono 6850 franchi di spese penali. Un nuovo processo nel 1873 aumenta la pena pecuniaria a 323 091 franchi e 68 centesimi, pagabile a rate, per rimborsare le spese di ricostruzione della colonna Vendôme.
Courbet si rifugia in Svizzera dove cade nella disperazione e nell’alcool che lo portano a una prematura morte nel 1877 a 58 anni.
La politica contro l’ arte! Perché abbattere una bella colonna per poi, quando cambia il “vento” ricostruirla!!! Il pittore ha salvato opere d’ arte, ma poi ha consigliato l’ abbattimento della colonna. Così ha dovuto poi contribuire alla sua ricostruzione : beffa del destino!
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2 commenti
Marco
Sulla colonna c’è ancora la statua di Napoleone Bonaparte abbigliato in guisa di imperatore romano.
Marina
La politica contro l’ arte! Perché abbattere una bella colonna per poi, quando cambia il “vento” ricostruirla!!! Il pittore ha salvato opere d’ arte, ma poi ha consigliato l’ abbattimento della colonna. Così ha dovuto poi contribuire alla sua ricostruzione : beffa del destino!