L’Istituto Nazionale Luce nel marzo del 1927 lancia il Servizio del cinema ambulante. Questo per portare il nuovo mezzo di comunicazione, che per il regime fascista significa soprattutto mezzo di propaganda, dove non ci sono cinema e far sì che più gente possibile veda i cinegiornali che riportano le imprese del governo e del suo Duce.
I cinemambulanti o cinemobili o autocinema sono furgoncini dotati di una macchina da proiezione e di uno schermo. Hanno autonomia totale, in quanto forniti di accumulatori elettrici e possono facilmente raggiungere tutti i comuni privi di sale cinematografiche, che all’epoca sono la maggioranza. Vengono anche usati nelle zone rurali per la propaganda agraria e durante la guerra per dare un po’ di svago ai soldati al fronte. Quello nella foto è un Fiat 618 modificato per lo scopo con un apparato sonoro “Balilla” e una versione apposita del proiettore cinematografico “Victoria 5” da 35 mm della milanese Cinemeccanica.
Sull’Istituto Nazionale Luce vedi anche questo post.
Il suo utilizzo si può vedere in questo filmato dell’Istituto Luce.
Bella idea portare il cinema nei paesi, negli anni 30, serviva anche a diffondere la lingua italiana. Il cinema fa sognare. Come un tempo i cantastorie con le gesta dei cavalieri ed il teatro dei burattini itineranti.
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Un commento
Marina
Bella idea portare il cinema nei paesi, negli anni 30, serviva anche a diffondere la lingua italiana. Il cinema fa sognare. Come un tempo i cantastorie con le gesta dei cavalieri ed il teatro dei burattini itineranti.