Alle prime elezioni politiche della Repubblica, fissate per il 18 aprile 1948, si arriva in una situazione di tensione politica e sociale altissima.
Il voto alla DC o al Fronte Popolare (unione elettorale di PCI e PSI) è ricondotto a rigide contrapposizioni tra libertà/dittatura, sistema capitalistico/economia pianificata, proprietà privata/socializzazione dei mezzi di produzione.
La campagna elettorale di entrambi gli schieramenti è impostata sulla sistematica demonizzazione dell’avversario, presentato come un autentico nemico interno, traditore della Patria e al servizio dello straniero e non come un legittimo avversario democratico.
Dmitri Kessel, fotografo di LIFE magazine, testimonia attraverso le sue immagini questa dura campagna elettorale.
Che brutto manifesto, incute terrore lo scheletro! Non si fa propaganda politica cosi. Pensavano che il popolo italiano non avesse ancora coscienza politica
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Un commento
Marina
Che brutto manifesto, incute terrore lo scheletro! Non si fa propaganda politica cosi. Pensavano che il popolo italiano non avesse ancora coscienza politica