La cattedrale di Livorno subisce gravi danni dai bombardamenti alleati. Rimane in piedi il muro perimetrale di destra, la zona delle cantorie, l’altare del Santissimo Sacramento e la cappella del Battistero e diverse opere d’arte messe al sicuro prima dei raid. Vanno persi il soffitto ligneo e tutte le pitture murali.
Ricostruito in maniera semplificata e non proprio fedele all’originale viene riaperto al culto nel 1953.
Livorno durante la Seconda Guerra Mondiale subisce un centinaio di raid aerei. Il primo da parte francese nel 1940 dopo la dichiarazione di guerra italiana, poi dal 1943 quelli inglesi-americani e a fine luglio 1944 dalla Luftwaffe tedesca quando la città è in mano alleata e il porto usato per portare le truppe fresche verso il nord Italia. Quello che non distrussero i bombardamenti venne fatto saltare in aria dai nazisti prima della ritirata.
A fine guerra nel centro storico solo l’8,3% degli edifici è illeso.
Bettman non è un fotografo, è una agenzia fotografica fondata nel 1936 che distribuisce e ha ancora i diritti di questa foto. Nella didascalia è riportata solo che è stata realizzata da un collaboratore. In questi casi si riporta l’archivio come fonte dell’immagine.
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3 commenti
Marina
Che disastro! Distruggere opere d’arte non obiettivi militari : perché? Non si può ricostruire come prima.
Carlo
Autore della foto è Foto Betti – Livorno, non Bettman.
La fotografia come atto politico
Bettman non è un fotografo, è una agenzia fotografica fondata nel 1936 che distribuisce e ha ancora i diritti di questa foto. Nella didascalia è riportata solo che è stata realizzata da un collaboratore. In questi casi si riporta l’archivio come fonte dell’immagine.