Nella fotografia di Werner Bischof le rovine del palazzo del Reichstag al termine della Seconda Guerra Mondiale.
L’edificio, costruito nel 1884-94, è prima danneggiato da un incendio nel 1933 probabilmente innescato dai nazisti che ne approfittano per sospendere gran parte dei diritti civili e per far passare la maggior parete dei poteri dal senato al governo nazista.
Successivamente danneggiato dai bombardamenti russi e poi nella battaglia di Berlino teatro di una cruenta battaglia tra l’Armata Rossa e la guarnigione tedesca. Da qui venne issata la bandiera rossa della vittoria.
Restaurato parzialmente negli anni Sessanta, dopo la riunificazione tedesca che qui viene celebrata si decide che il parlamento e il governo devono tornare a Berlino.
Il restauro di Norman Foster con la sua nuova cupola in vetro termina nel 1999 e il Bundestag torna a riunirsi di nuovo nell’edificio.
Che desolazione! Tutto distrutto da una guerra inutile(come tutte). Simbolo di una dittatura feroce. La foto testimonia la volontà della nazione tedesca di ricostruire la propria identità dopo l’ unificazione.
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Un commento
Marina
Che desolazione! Tutto distrutto da una guerra inutile(come tutte). Simbolo di una dittatura feroce. La foto testimonia la volontà della nazione tedesca di ricostruire la propria identità dopo l’ unificazione.