WWII

Giornata della Memoria 2023

KZ Ravensbrück, Germania 1939 – Foto Bundesarchiv.

Quest’anno per commemorare il Giorno della Memoria ricordiamo le prigioniere del Campo di Concentramento di Ravensbrück, il maggiore campo di prigionia femminile.

Costruito dalle SS a partire dal 1938 a 80 km a Nord di Berlino su una proprietà del capo delle SS Heinrich Himmler, le prime prigioniere vengono trasferite nella primavera del 1939 e fino al 1945 sono registrate 120.000 donne oltre a uomini e ragazzi in campi satellite.

Le donne venivano utilizzate principalmente come schiave nei campi di lavoro vicino o nella sartoria che creava il vestiario militare per l’esercito tedesco. Molte furono sottoposte a esperimenti medici, dolorosi e spesso fatali. Molte altre destinate nei bordelli dell’esercito tedesco degli altri campi.

In questo campo oltre a donne ebree e sinti, c’era un gran numero di internate politiche (in maggioranza di nazionalità polacca), criminali comuni, testimoni di Geova, prostitute e asociali, ma anche chi aveva avuto rapporti sessuali con appartenenti a etnie considerate inferiori dalla dottrina nazista e quindi accusate di corrompere la razza ariana.

Dopo il 1942 le donne ebree e sinti vengono trasferite ad Auschwitz per essere eliminate. Con l’avanzare dell’Armata Rossa ad est, si costruiscono dei forni crematori nei pressi del campo e si comincia ad usare le camere a gas invece del colpo alla nuca per uccidere chi non era più abile al lavoro.

La maggior parte morì però per fame, malattie, epidemie, assideramento. Secondo le stime morirono nel campo 92.000 donne. L’Armata Rossa liberò il campo il 30 aprile 1945

Il giorno dopo nel sottocampo di Malchow tra i prigionieri sopravvissuti e liberati c’è anche la tredicenne Liliana Segre.

Ma per la maggior parte dei sopravvissuti le sofferenze non finirono con la loro liberazione. Molti morirono nelle settimane, nei mesi o negli anni successivi, e molti altri subirono le conseguenze della loro prigionia anche decenni dopo la loro liberazione.

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Un commento

  • Marina

    Che orrore che crudeltà diabolica, mai più mai più… Ma purtroppo anche oggi esistono malvagi che compiono cattiverie e esseri umani che subiscono..

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