Il campanile di San Marco
Il 14 luglio del 1902 nessun fotografo riprende la caduta del campanile di San Marco a Venezia. Questa immagine e altre del crollo sono infatti dei falsi, cartoline inventate per i turisti. All’epoca spesso un evento, non testimoniato direttamente dalle immagini, viene ricostruito approfittando dell’aura di veridicità che ha la fotografia presso il pubblico.
Il compito, che però in questo caso la fotografia svolge, è quello di documento storico. Ci sono, infatti, immagini che testimoniano il vecchio campanile (utili per la ricostruzione), le macerie dovute al crollo (che fortunatamente non ha fatto vittime e neanche danni alla Basilica ma solo alla Libreria del Sansovino), il recupero dei materiali eseguito da Giacomo Boni e la ricostruzione progettata da Luca Beltrami e seguita da Gaetano Moretti. Il ripristino secondo il famoso motto com’era e dov’era partirà il 25 aprile 1903 e terminerà nel 1912, sempre il 25 aprile festa di San Marco.
Altre fotografie ci testimoniano, inoltre, la piazza e lo skyline di Venezia senza il campanile.
In realtà il campanile non sarà ricostruito esattamente com’era. Il nuovo campanile ha una forma più slanciata ed è realizzato prevalentemente con mattoni nuovi, ferro e calcestruzzo. Vengono recuperate però tutte le parti lapidee (statue, colonne, capitelli e bassorilievi) e dove mancanti sono reintegrate. Inoltre, si collocano in sommità due nuovi leoni di San Marco, simbolo di Venezia, che erano stati scalpellati dai francesi durante l’occupazione napoleonica. Infine, è installato un ascensore interno.
Così El parón de casa (Il padrone di casa in veneziano) torna a svettare sulla laguna con i suoi 98,6 metri per essere immortalato di nuovo da milioni di fotografi.
Un commento
Marina
Interessantissimo ! Anche se alcune foto sono “falsi” ricostruiti testimoniano,però, come era il vecchio campanile.Ricostruito più bello resta il simbolo di Venezia : senza ,sarebbe incompleta la vista della città.La fotografia resta così molto importante per le testimonianze che dà!